Rivista AEIT gen-feb 2022

• supporto alla regolazione della tensione fornito dalle FER (generatori fotovoltaici ed eolici). Sono state analizzate le seguenti tipologie di stabilità. a. Stabilità d’angolo a grandi perturbazioni: per determinare la risposta del sistema elettrico ai cambiamenti di frequenza e tensione in una scala temporale tra le decine di millisecondi fino alle decine di secondi, dove la stabilità elettromeccanica può essere valutata, considerando la dinamica dei generatori e dei carichi e l’attivazione delle logiche di protezione. L’obiettivo è valutare se le macchine sincrone possono essere mantenute in sincronismo dopo una contingenza. b. Stabilità d’angolo di piccolo segnale: per valulia presenta poche linee a tensione 230/400 kV; considerate la dimensione geografica dell’isola e la capacità di generazione installata, tale rete risulta essere poco magliata. Dal 2016, la Sicilia è connessa alla restante parte del sistema elettrico italiano attraverso due interconnessioni a 400 kV, entrambe allacciate alla sottostazione di Rizziconi nel continente e alla sottostazione di Sorgente nell’isola. In particolare, l’interconnessione attivata nel 2016 è composta da due AC linee sottomarine. Il sistema a 400 kV è essenzialmente un’unica dorsale, che connette la sottostazione di Sorgente nel nord-est, al polo petrolchimico dell’area di Siracusa nella parte sud-est dell’isola. La rete a 230 kV consiste invece in un grande anello in doppia terna attorno all’isola. Rinnovabili e accumulo gennaio/febbraio 2022 17 Figura 1 La rete elettrica Siciliana [6] √ tare la stabilità del sistema elettrico quando si verificano piccole variazioni nei carichi e nella generazione, come accade continuamente in uno scenario reale. c. Stabilità della tensione: per stimare la capacità di un sistema elettrico di mantenere una valore di tensione costante ed accettabile su tutti i nodi del sistema in condizioni normali e dopo essere stato soggetto a contingenze. I risultati dimostrano che nello scenario del 2030, con una penetrazione elevata di FER, l’uso delle nuove fonti di flessibilità è essenziale per garantire sia la stabilità d’angolo che quella di tensione. Descrizione degli scenari e della rete utilizzata Il modello di rete utilizzato in questa analisi è una porzione della rete di trasmissione Italiana, corrispondente alla sola Sicilia (Figura 1); i dati principali del modello fisico sono stati forniti da Terna, ed eventualmente aggiornati sulla base dei piani di sviluppo rete. La rete in alta tensione della SiciIl modello di rete utilizzato è molto dettagliato e presenta: - più di 600 nodi a 400, 230, 150 e 132 kV; - 441 linee; - 516 sottostazioni; - 30 grandi impianti eolici e solari connessi alla rete in alta tensione, e modellizzati con altrettanti generatori statici equivalenti (An > 10 MW); - 379 carichi, compresi carichi connessi in alta tensione ed equivalenti delle cabine primarie; - 72 macchine sincrone, installati presso impianti termici e idrici di grossa taglia, con i relativi controlli (regolatori di velocità, regolatori di tensione, eccetera). In genere, durante il normale esercizio della rete, la Sicilia esporta verso l’Italia potenza attiva. Ciò consente di garantirne la sicurezza anche in caso di distacco dal continente e di evitare l’intervento degli alleggeritori di carico; in tale situazione, la generazione in eccesso sarà modulata della regolazione primaria di frequenza. Nel contempo, la potenza attiva transitante sulle linee di intercon-

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