Donne e STEM Sistemi e l’Ingegneria Biomedica presso l’Università di Warwick. Vediamo quali sono i numeri della nostra associazione e quelli globali. STEM e AEIT In AEIT solamente il 6% dei soci è donna. Questa quota, molto bassa, può essere riscontrata ovunque nel mondo nel panorama STEM: si potrebbe quasi affermare che le attuali donne ingegneri si possono vedere come delle “pioniere” in questo settore. I dati illustrati nella figura 3, invece, sono rilevati a livello mondiale. Sorgono delle domande: perché solo il 30% delle donne rimane nel settore dell’Ingegneria? Perché la percentuale di donne ingegneri è così bassa? Cosa possiamo fare per arrivare alla parità sotto tutti i punti di vista? In Europa la situazione STEM è più incoraggiante; come si vede in figura 4, il 41% dei lavoratori dei settori STEM sono donne. Nel grafico vengono illustrati i dati delle nazioni che hanno un numero importante di donne che lavorano nel settore. Si nota che le maggiori percentuali si hanno nei Paesi dell’Europa del Nord. In Italia qual è la situazione? Sul sito del Consiglio Nazionale degli Ingegneri si può trovare un’interessante ricerca che indica i dati degli studenti immatricolati nelle varie scuole di Ingegneria nel nostro paese (Figura 5). Si può notare una grande differenza tra i settori dell’Ingegneria stessa, ma quello che probabilmente fa più pensare è che il numero di ragazze che si iscrivono a Ingegneria è circa pari a un quarto rispetto al numero dei ragazzi. Si stima inoltre che in Italia ci siano approssimativamente gnnaio/febbraio 2022 39 Figura 5 Quote percentuali di donne nelle iscrizioni nei corsi di laurea in Ingegneria √ Figura 4 Percentuali della presenza di donne nei settori STEM nei Paesi europei Fonte: Eurostat √
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