Rivista AEIT set-ott 2022

I N QUESTO NUMERO La rivista è pubblicata con il concorso del Consiglio Nazionale delle Ricerche. È vietato riprodurre articoli della rivista senza citarne la fonte. Registrazione Tribunale di Milano del 29.08.1948 - N. 395 Iscrizione R.O.C. numero 5977 - 10 dicembre 2001 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abb. Postale - D. L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Proprietaria ed Editrice © Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni - AEIT Direttore: Andrea Silvestri Direttore Responsabile: Maurizio Delfanti Comitato Editoriale: Michela Billotti, Alessio Borriello, Alessandro Bosisio, Filippo Bovera, Roberto Cameroni, Sergio Giacomo Carrara, Luca Cavalletto, Claudio Cherbaucich, Bruno Cova, Eugenio Di Marino, Romina Donazzi, Arrigo Frisiani, Pier Franco Lionetto, Angelo Luvison, Stefano Massucco, Marco Merlo, Maurizio Molinaro, Giampaolo Monti, Giovanni Ricca, Elisa Rondella, Marino Sforna, Mauro Ugolini, Fabio Zanellini Redazione: Fabrizio Trisoglio - red_aeit@aeit.it Hanno collaborato: A. L. Fontana, G. Notaro l focus di questo numero monotematico, proposto dal nostro redattore Maurizio Molinaro, è il sistema televisivo. Dopo la stagione della radio (negli anni ’20 del Novecento) e della sua influenza popolare su scelte democratiche, o autoritarie come nel fascismo italiano (ma queste caratteristiche saranno utilizzabili anche con la televisione e oltre), la televisione appunto (dagli anni ’50) ha avuto via via un’esplosione, che ha visto allargarsi in Italia (dagli anni ’70), dalla televisione di Stato Rai, il potere delle televisioni private, fino alla diffusione di Internet, alla sua crescente competitività. Che rischia di diventare predominante, se il nostro editorialista, Giacomo Mazzone, parla della possibilità che “un sistema di comunicazione [sia] in grado di raggiungere i 3/4 della popolazione mondiale, lasciando il resto nel buio comunicativo”. La storia della televisione, dettagliata e progressivamente orientata a evidenziare le sfide culturali future e le scelte tecnologiche sottese, è presentata da Pieraugusto Pozzi. I cento anni del sistema radiotelevisivo, per ora non ancora rievocati e celebrati da noi come all’estero, sono guardati con occhio sociologico e politico nel colloquio di Massimiliano Cannata con Bruno Somalvico. Dall’acculturamento civile della radio e della televisione fino al dopoguerra, alla lottizzazione politica e alla spartizione delle frequenze con i gruppi privati, fino alla rivoluzione del digitale: quali i compiti culturali, ma anche di politica industriale per la Rai del futuro? Gli altri due lavori hanno carattere più specificatamente tecnico. Quello di Leonardo Chiariglione e Roberto Iacoviello tratta delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA) alla codifica video, i cui strumenti sono sostituiti da altri più efficienti basati appunto sull’IA. Il contributo di Diego Gibellino, Andrea Garzia, Raffaella Asmone e Mauro Rossotto tratta della progettazione e realizzazione di una piattaforma nazionale di distribuzione video, che favorisca lo sviluppo dell’industria dei media e, più in generale, dell’intero mercato dell’editoria digitale in Italia, per renderlo competitivo in Europa e nel mondo.

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