Macchine e azionamenti elettrici Per frequenze più alte (> 200 [Hz]) è possibile che la struttura meccanica che supporta il motore, e che non è stata modellizzata in queste simulazioni, contribuisca a smorzarne le vibrazioni e di conseguenza a renderle progressivamente trascurabili. Si conclude che il modello asimmetrico è quello che presenta: il più basso ripple di coppia e contemporaneamente i moduli di spostamento, velocità di oscillazione ed accelerazione più bassi (per le basse frequenze) tra tutti i motori valutati, compreso il motore asincrono. Esso possiede però un contenuto vibrazionale traslato su frequenze più alte. Se da successive analisi o prototipazioni il problema delle frequenze prossime a 800 e 900 [Hz] dovesse portare a reali problemi, il modello simmetrico costituirebbe, in ogni caso, un valido sostituto, sviluppando vibrazioni ridotte rispetto all’asincrono su tutto lo spettro considerato in queste simulazioni (0-2.000 [Hz]). Conclusioni Nello studio si sono valutate le potenzialità dei motori sincroni a riluttanza ottimizzati in sostituzione dei motori asincroni in ambiti dove si richiede il rispetto di stringenti vincoli vibroacustici. Si è presentata una procedura di progetto fondata sull’utilizzo di software CAE per la definizione dei modelli di motori SR: una volta definito il comportamento vibro-acustico del motore IM da sostituire è stata anzitutto definita (script Python) la struttura rotorica del SR e con FluxMotor il modello FEM in cui importarla. Partendo dall’aspetto elettromagnetico-prestazionale è stata condotta la procedura di ottimizzazione basata su algoritmi genetico-euristici, che ha permesso di identificare le migliori soluzioni geometriche per il motore SR tradizionale simmetrico e per un modello innovativo con struttura asimmetrica (Machaon). Infine è stata realizzata l’analisi NVH sui motori SR “migliori”, confrontandone il comportamento con il motore IM. I risultati ottenuti sono promettenti e delineano l’esistenza di un notevole potenziale per i motori SR privi di magneti permanenti che, opportunamente progettati e ottimizzati, potrebbero sostituire i motori asincroni anche in ambito civile, con buone risposte anche per l’efficienza energetica. D’altra parte vari elementi appaiono interessanti dal punto di vista industriale, tra cui: a. l’assenza dei magneti che svincola dall’impiego di alternative più costose e di aleatoria disponibilità, b. l’utilizzo di uno statore simile a quello dei motori a induzione che facilita l’adattamento della produzione, c. la costruzione del rotore che può essere composto da semplici lamierini tranciati a laser. Ma inoltre è stata verificata la grande versatilità, efficacia ed efficienza delle tecniche di ottimizzazione che adottano strategie evoluzionistiche per risolvere problemi di ottimo con molte variabili e quindi con un alto numero di dimensioni dello spazio delle soluzioni. In tal modo e grazie alle potenzialità dei software e ai risolutori FEM guidati da ottimizzatori, viene dato un sensibile contributo al miglioramento dell’attività di progetto. gennaio/febbraio 2023 37 Transaction on Industrial Application, 2009. [7] D. Mavrudieva, B. Christphe, G. Guilly, P. Lombard: Altair Engineering France, lti-Physics Motor Optimization for Noise Reduction, Altair University, 2017. [8] E. Castagnaro, N. Bianchi: The Influence of Flux-Barriers Distribution on Vibrations in Synchronous Reluctance Machine, IEEE Energy Conversion Congress and Exposition (ECCE), 2019, Baltimore (MD). [9] A. Dziechciarz, C. Martis: New Shape of Rotor Flux Barriers in Synchronous Reluctance Machines Based in Zhukovski Curves, The 9th International Symposium on Advanced Topics in Electrical Engineering, maggio 2015. [10] M.M. Liwschitz-Garik: Winding Alternating Current Machines, Van Nostrand Pubblications, 1950. [11] P.H. 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