1 Blockchain è una tecnologia che consente di gestire transazioni aggiornando un registro dati in modo univoco e sicuro, decentralizzato e trasparente, senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. 2 Monete digitali decentralizzate, che utilizzano tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra utenti. 3 Un’integrazione di clausole contrattuali, eseguita mediante linguaggi di programmazione, nel software o in protocolli informatici. Uno Smart Contract ha la caratteristica di andare in esecuzione automaticamente, sulla base di condizioni predeterminate fra le parti contraenti. 4 Un token è un oggetto digitale che può essere utilizzato negli scambi, perché rappresentativo di un bene digitale o fisico, o di un diritto; si definiscono fungibili i token che sono frazionabili e fra loro identici; non fungibili, i token univocamente identificabili, perciò unici, e non frazionabili. 5 Avatar, termine mutuato dal sanscrito, identifica la rappresentazione virtuale di un individuo. Digital (o synthetic) human, altrimenti detto “umano artificiale”, è la simulazione digitale di un essere umano, dotato di intelligenza artificiale (IA). nuovi modelli di business, come i modelli digital-2-physical e physical-2-digital, ecc. Nel Metaverso così concepito non mancheranno poi nuove professioni: ad esempio, nel turismo, il Virtual Travel Agent o la Digital Tour Guide, nelle vendite il Virtual Shopping Assistant o l’Avatar Fashion Designer, nella comunicazione l’Immersive Storyteller o il Metaverse Journalist, e infine il 3D Virtual Architect o lo Spatial Audio Engineer per gli eventi live, sempre più popolari, o altre professioni che è facile immaginare, per il mercato immobiliare, una delle grandi opportunità del Metaverso. Quest’ultimo tema, l’investimento in proprietà immobiliari virtuali, è di grande attualità. Nel 2021 c’è stata una vera e propria esplosione nelle vendite di terreni virtuali. Specificamente, nelle quattro principali piattaforme del Metaverso (The Sandbox, Decentraland, Axie Infinity e Roblox) sono stati spesi più di cinquecento milioni di dollari, in transazioni di questo tipo. È ormai chiaro a tutti che questi spazi virtuali saranno usati per la pubblicità, per la creazione di eventi e concerti, o per ospitare videogame o creare uffici virtuali - in un regime che, al momento, ancóra non prevede forme di tassazione delle proprietà virtuali. Non solo Real Estate, tuttavia, ma anche il turismo, nei mondi virtuali, è un settore che già ora ha assunto importanza significativa. Esempio specifico è quello di World of Warcraft, mondo in cui il pianeta principale, Azeroth, ospita i cosiddetti “Regni Orientali” ricchi di storia, monumenti e leggende, dei quali conosciamo già oggi miti, personaggi e oggetti che esercitano grande fascino per il loro valore. Per questo pianeta sono stati già proposti “tour” virtuali, in luoghi che già oggi ritroviamo in un certo numero di romanzi ambientati nel cosiddetto “Universo Warcraft”. Attenzione, però. Il Metaverso oggi non è ancóra pienamente operativo (anche se alcuni manager affermano il contrario, o sostengono che sia imminente). È però anche vero che oggi viviamo l’era delle comunicazioni mobili, e la prima chiamata su rete cellulare è stata fatta nel 1973, la prima rete dati wireless attivata 1991, il primo smartphone venduto nel 1992, fino all’iPhone che è arrivato nel 2007! Perciò, se è vero che è difficile stabilire un inizio per lo sviluppo del Metaverso, è fuori discussione che ora si proceda in questa direzione. A metà 2021, poche settimane prima che Facebook rivelasse al mondo le sue strategie sul Metaverso, Tim Sweeney, CEO e fondatore di Epic Games, azienda che ha realizzato Fortnite, ha diffuso via Twitter il codice di una nuova versione del gioco Unreal del 1998, asserendo che “[…] Il Metaverso ha fatto parte delle nostre aspirazioni per lungo tempo […], desideri che soltanto in anni recenti hanno raggiunto il valore di massa critica, sotto forma di parti funzionanti che hanno iniziato a integrarsi con rapidità […]”. Dunque, si deve riconoscere che il futuro del Metaverso è ancóra incerto, così come è apparso al tempo quello delle comunicazioni mobili (e anche quello dello stesso Internet, tra il 1990 e il 2000). Tuttavia, già oggi possiamo immaginare in che modo probabilmente funzionerà e per quali ragioni ciò si verificherà. E soprattutto, possiamo usare queste prime informazioni per cercare di dare una forma a questo futuro, così come stanno tentando di fare, e hanno veramente l’intenzione di farlo, le Big Tech. In gioco, non ci sono solo trilioni di dollari, come i manager delle imprese coinvolte mai si stancano di ricordare: c’è un profondo restyling della società - e, in realtà, un restyling delle nostre stesse vite.
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