Rinnovabili e Comunità Energetiche no nelle ore più critiche della giornata e la stabilità del sistema. A quanto sopra esposto si aggiunge il problema che nelle ore centrali della giornata con elevata produzione fotovoltaica e basso fabbisogno locale, si possono verificare fenomeni di risalita di energia sino al sistema di trasmissione con un possibile aumento delle congestioni su parte di rete AT se scarsamente magliata. Tuttavia, è possibile mitigare i problemi accennati dotando gli impianti di generazione da FER di capacità regolante (evitando di ricorrere alla sola azione possibile di riduzione del profilo di immissione) e di emulazione dell’inerzia (inerzia sintetica), attraverso l’uso di tecnologie abilitanti che consentono un utilizzo dei sistemi di accumulo dell’energia che va oltre quello del semplice uso durante le ore notturne per sopperire all’assenza della generazione degli impianti fotovoltaici. Ma anche la risposta e la gestione dal lato della domanda, rispettivamente indicate come Demand Response (DR) e Demand Side Management (DSM), possono essere d’aiuto. Se infatti si stimolano gli utenti a spostare i propri consumi dalle ore in cui si manifestano le rampe della duck/canyon curve, alle ore notturne oppure, ancora meglio, alle ore di maggiore produzione degli impianti fotovoltaici, è possibile addolcire la curva di carico residuale e ridurre il fabbisogno di sistemi d’accumulo. Ciò può essere fatto tramite incentivi finanziari evitando così di sovradimensionare i sistemi accumulo degli impianti di generazione da FER domestici (“consumatori attivi” altrimenti detti “utenti attivi”), necessari per ridurre ulteriormente l’assorbimento di energia dalla rete durante le ore notturne e per contribuire a mitigare le pendenze delle rampe. Su questo fronte la Commissione Europea ha da tempo evidenziato nella comunicazione “Un new deal per i consumatori di energia” [3], del 15 luglio 2015, che “la combinazione di una produzione decentralizzata e opzioni di stoccaggio che danno maggiore flessibilità alla domanda possono consentire ai consumatori di diventare i propri fornitori e gestori di (parte) del loro fabbisogno energetico, diventando nel contempo produttori e consumatori e riducendo così le proprie fatture energetiche”. La comunicazione sopra citata è alla base dei modelli delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ma anche di quelle dei Cittadini (CEC), successivamente introdotte rispettivamente con le direttive REDII [4] e IEM. [5]; inoltre, suggerisce l’opportunità di definire nuovi regimi di incentivi per premiare gli sforzi volti a organizzare l’autoconsumo, l’approvvigionamento diretto, lo stoccaggio e la messa a disposizione di energia di bilanciamento, vale a dire una gestione attiva dei consumi al fine di favorire la crescita della penetrazione di sistemi di generazione basati su FRNP. L’Italia, ha proposto il proprio modello di CER, in via preliminare nella Legge n. 8 del 28 febbraio 2020, per poi essere definito nel D.lgs n. 199/2021 e il modello di CEC nel D.lgs n. 210/2021 entrambi decreti che recepiscono rispettivamente le direttive europee REDII e IEM. Successivamente con la delibera ARERA 727/2022/R/EEL del 27 dicembre 2022, si è approvato il “Testo Integrato Autoconsumo Diffuso” (TIAD). L’idea alla base del Modello italiano di CER, è che i consumatori siano protagonisti attivi della transizione energetica, favorendone l’aggregazione su base territoriale, in modo tale che condividano “istantaneamente” tra loro l’energia generata dagli impianti di generazione da fonte rinnovabile nella disponibilità dell’aggregato (autoconsumo diffuso). Successivamente dopo un lungo periodo di gestazione, nel momento della scrittura del presente articolo, è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il decreto attuativo [5] che disciplina le modalità di incentivazione della quota di energia condivisa (energia autoconsumata) prodotta da impianti alimentati da FER in ambito CER (le CER sono una delle possibili Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile configurazioni previste dal Decreto, in sigla CACER). Purtroppo, a parere degli autori, nonostante gli sforzi profusi nella stesura del decreto attuativo, l’incentivo non sostiene adeguatamente l’adozione di azioni dal lato della domannovembre/dicembre 2023 41 Figura 1 Duck curve e canyon curve sistema CAISO (California) π
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